Incisione a Rotina

testi a cura di Rosa Barovier Mentasti

Descrizione

Video qui sopra: Incisione a Rotina

L'incisione a rotina su vetro deriva dalla incisione su pietra dura. E' già attestata in epoca romana nei secolo IV e V d. Cr.. In epoca moderna è stata riproposta a Praga tra la fine del XVI secolo e l'inizio del XVII. Di qui si è diffusa ovunque.

Si esegue con una rotella verticale di rame, che varia in spessore e dimensioni, saldata ad un tornio, un tempo azionato da una pedaliera oggi da un motorino elettrico. Un nastro flessibile in ottone, all'estremità del quale è fissata una lingua di cuoio, disperde sulla superficie del profilo della rotina una sospensione oleosa di polvere abrasiva, oggi polvere di carburo di silicio (carborundum) o di corindone. Le incisioni più profonde possono essere ottenute con una ruota di pietra. La lucidatura viene realizzata generalmente con una rotina di sughero.

La incisione può essere eseguita in profondità (intaglio) con incisioni sovrapposte che creano un effetto ottico di bassorilievo o a rilievo su vetri di grosso spessore, abbassando con la incisione la superficie vitre in corrispondenza dello sfondo.

Il vetro più adatto alla incisione è il cristallo al piombo, che viene minutamente sgranato dall'utensile, con il risultato di una incisione più nitida e precisa.