La decorazione a freddo

testi a cura di Mario Moretti

Descrizione

Molti lavori vetrari sono frutto dell'abilità di artigiani che successivamente abbelliscono le superfici con tecniche cosiddette a freddo. In molti lavori l'abilità del decoratore trasforma manufatti vitrei semplici in vere e proprie opere d'arte.
Vediamone alcuni:

Incisione

L'incisione consiste in una graffiatura sottile con una punta di un materiale più duro del vetro (acciaio vidiam, corindone, diamante) sulla superficie. Si tratta di una tecnica molto antica che è stata applicata al vetro come derivazione dalle pietre dure.
Il solco appare opaco ed in tal modo si possono tracciare disegni o decorazioni o semplicemente scrivere sul vetro.
Oltre alla punta dura, si utilizzano, per incidere, anche ruote molto piccole o punte dure rotanti applicate ad un trapano simile a quello del dentista. Molti maestri e ditte vetrarie firmano i loro oggetti con questa tecnica.
L'incisione (o intaglio) alla ruota consiste invece nell'asportare del vetro superficiale, mediante polveri abrasive applicate su ruote che girano a grande velocità. Ne risulta un lavoro tipo bassorilievo dove le depressioni intagliate creano figure, decorazioni ecc.
Il processo comprende tre operazioni successive: l'intaglio vero e proprio con abrasivi di granulometria più grossolana che crea il lavoro grezzo, un passaggio intermedio con abrasivo più fine, e la lucidatura finale (ove richiesta) con ossido di cerio applicato su supporti morbidi come il sughero, plastiche o panni di feltro.
Quest'ultimo passaggio rende la superficie perfettamente lucida, eliminando l'opacità lasciata dai passaggi precedenti.

Acidatura

Immergendo un vetro in una miscela di acido fluoridrico e solforico si ha la corrosione della superficie. Il vero corrosivo è l'acido fluoridrico, l'acido solforico serve a sciogliere i fluosilicati insolubili che si formano e che tenderebbero a ridepositarsi sulla superficie.
Le parti dell'oggetto che non devono venire a contatto con l'acido sono ricoperte con materiale impermeabile (cere o materie grasse) in modo che l'acido agisce solo sulle zone scoperte. A seconda della concentrazione e del rapporto tra i due acidi, della temperatura e del tempo di contatto del vetro con il bagno acido, si ottengono acidature profonde o superficiali, lucide od opache.

Sabbiatura

La superficie del vetro può essere attaccata e quindi smerigliata anche per effetto di un getto di sabbia spinta dall'aria compressa contro la superficie.
La finezza della smerigliatura dipende dal tipo e dalla violenza del getto e dalla granulometria della sabbia. E' un metodo più economico ed ecologico dell'incisione all'acido. Le parti della superficie che non devono essere smerigliate vengono protette con delle maschere di metallo nelle quali sono ritagliati i disegni da riprodurre sul vetro.

Pittura su vetro

Vi sono tre tecniche per la pittura sul vetro.
1 - La tecnica tradizionale delle vetrate che utilizza lastre colorate: con il pennello vengono segnati i contorni e le ombreggiature; si usa quindi la grisaglia che per cottura in forno viene fissata irreversibilmente al vetro.
2 - La pittura con smalti fusibili colorati, trasparenti od opachi, che vengono fissati per cottura in forno.
3 - La pittura a freddo con colori che si fissano per essiccamento del legante e senza cottura. Quest'ultima può essere facilmente rimossa per abrasione.

Gli smalti

Sono vetri facilmente fusibili, contenenti per questo molti ossidi bassofondenti come quelli di piombo,boro e bismuto. Essi sono colorati con gli stessi ossidi e composti usati per i vetri, ma in concentrazioni molto più elevate, dato il sottile spessore con cui vengono applicati. Possono essere sia opachi che trasparenti.
I colori per la pittura si compongono quindi di un vetro facilmente fusibile ( fondente), che serve ad ancorare il colore alla superficie dell'oggetto e da un preparato colorante. Il miscuglio dei due componenti in polvere finissima, sospesi in un legante organico oleoso, sono applicati sul vetro a pennello o a spruzzo, lasciati essiccare e quindi scaldati in una muffola a temperatura relativamente bassa (circa 500°C) per evitare la deformazione del manufatto, fino alla fusione del fondente.
Non si possono trattare i colori fusibili come i comuni colori: mescolandoli, non sempre si ottiene un colore intermedio.
I colori rossi sono base di d'oro, i gialli a base di argento, i blu si ottengono con composti di cobalto, i verdi con rame o cromo.
Gli oggetti decorati a smalto sono molto delicati. Gli smalti hanno il difetto di essere attaccati facilmente anche dagli acidi e di staccarsi dal supporto a causa della diversa dilatazione termica.

I lustri

Sono un particolare tipo di smalto. Essi permettono di riportare su vetro sottilissimi films, lucidi o bruniti, di metalli non ossidabili come oro, argento e platino.
Con questa tecnica si esegue la doratura con oro giallo (oro zecchino) o bianco (platino) di oggetti soffiati come i bordi di bicchieri.

La serigrafia

Con questa tecnica, la decorazione viene impressa attraverso un cliché appoggiato sulla superficie del vetro. Per fare questo si utilizza un telaio metallico sul quale viene teso un tessuto sintetico ( in origine era di seta da cui deriva il nome della tecnica ).
Il cliché si ottiene con un sistema foto-meccanico che permette di aprire le maglie del tessuto nelle parti del disegno che deve essere riprodotto.
Un vetro bassofondente, polverizzato e mescolato ad un pigmento, viene messo sopra il telaio e fatto passare attraverso le maglie aperte del tessuto con una spatola di gomma.
Dopo essiccazione, il vetro viene posto in un muffola a temperatura necessaria per la fusione dello smalto.