Nucleo Friabile

testi a cura di Rosa Barovier Mentasti

Descrizione

Video qui sopra: Nucleo Friabile

E' una delle tecniche più antiche per formare vetri cavi prima dell'invenzione della soffiatura e risale alla metà del II millennio a. Cr. circa. Numerose ipotesi sono state formulate fin dal XIX secolo.

Il vetraio modella un nucleo con una mistura di argilla e sterco di cavallo e lo applica all'estremità di una canna metallica non cava. Immerge il nucleo nel crogiolo del vetro incandescente, che aderisce intorno al nucleo. Le ridotte dimensioni degli oggetti permettevano l'immersione del nucleo anche in crogioli molto piccoli. Quindi il vetraio decora la parete esterna con filamenti vitrei di colore differente, eventualmente muovendoli poi con uno strumento a formare dei festoni. Se previsto applica le anse.

Dal contenitore, una volta raffreddato, viene estratta la canna metallica e con uno strumento il nucleo.

Questa ricostruzione del processo è basata su recenti osservazioni analitiche su vetri archeologici e su sperimentazioni in vetreria ed è accettata dai più eminenti studiosi di archeologia vetraria.

Sono state quindi abbandonate sia l'ipotesi che il nucleo fosse di sabbia sia quella che il corpo del vaso fosse ottenuto soltanto con un filamento avvolto attorno al nucleo.