Mezza Filigrana

Detta anche vetro a fili.

testi a cura di Rosa Barovier Mentasti

Descrizione

Questa tecnica fu ideata a Murano tra il secondo e il terzo decennio del XVI secolo.

Il vetraio tira una canna vitrea con un filo rettilineo, generalmente opaco, bianco colorato all'interno rivestito di vetro trasparente, per lo più incolore.

Le canne tagliate in segmenti uguali vengono accostate parallele su una piastra metallica rivestita di argilla refrattaria o su una piastra ceramica, inserita ripetutamente nel forno al fine di saldare a fuoco le canne in un tutto unico.

Il maestro vetraio raccoglie con la canna da soffio la piastra vitrea formata dalle canne rotolando lungo il lato maggiore del rettangolo, corrispondente alla estremità delle canne, un elemento conico già preparato alla estremità della canna stessa. Quindi ne ricava un cilindro, lo chiude alla estremità opposta alla canna da soffio. Con un movimento di rotazione della canna e dell'oggetto in lavorazione ad essa attaccato imprime un andamento a spirale alle canne di cui è composta la parete vitrea e quindi anche ai fili decorativi interni. Poi può procedere alla soffiatura ed alla modellazione dell'oggetto.