Foglia d'Oro Graffita

testi a cura di Rosa Barovier Mentasti

Descrizione

E' una tecnica di laboratorio adottata già in epoca ellenistica e romana, quindi ripresa a Venezia nel XV secolo.


La foglia d'oro, o d'argento, può essere applicata sul vetro anche a freddo nel laboratorio di decorazione.
Sulla superficie vitrea spalmata con un fondente viene adattata la foglia d'oro.
Quindi il decoratore ne asporta alcune parti secondo un disegno per mezzo di una punta in osso o in materiale plastico.
L'oggetto viene poi ricotto in una muffola per fissare indelebilmente l'oro al vetro.

Nel 'fondi d'oro paleocristiani' il disco vitreo decorato veniva riportato in fornace e riscaldato nuovamente, quindi facendovi aderire a caldo il fondo di un soffiato incandescente la superficie decorata a foglia d'oro graffita veniva protetta. Il disco vitreo decorato diventava il fondo di un contenitore soffiato.

Negli 'Zwischengoldgläser', realizzati in Germania ed in Boemia nel XVIII secolo, la foglia doro o d'argento, una volta graffita a freddo, applicata su un soffiato, viene protetta inserendo il manufatto in un soffiato più largo e i due vengono sigillati a freddo lungo il bordo.